La Diga del Lago 

La Diga di Bilancino.

La Diga di Bilancino

La diga è costituita da un imponente bastione che adattandosi parzialmente all’orografia del sito definisce il margine sud-orientale del lago.

Fra il Poggio Mausoni e il Poggio Campiano al km 28 della SS Futa sorge la diga di Bilancino. Il bastione presenta sul versante orientale una scarpata terrazzata rivestita di manto erboso e scandita da camminamenti d’ispezione sia in verticale che in orizzontale; sul versante verso il lago, un’interrotta pendenza in massi calcarei e ciottoli di ghiaia. Sul culmine di tale sezione triangolare è posizionata la viabilità di servizio che parte dalla variante della statale della Futa in coincidenza con il borgo di Bilancino, nucleo urbano definitosi nel XIX secolo, ora disabitato, che ha dato poi il nome al lago. La viabilità di collegamento conduce ai due corpi della casa di guardia e della torre di presa, collegate tra loro da una spettacolare passerella metallica. dall’andamento sinuoso e dal carattere panoramico, è scandita regolarmente da speroni triangolari (alternativamente a monte e a valle) aventi funzione di sosta e di controllo. In corrispondenza con l’imbocco scarico di fondo e derivazione sulla Sieve ed al termine della viabilità di servizio della diga, è situata la struttura progettata da Angelo Villa, caratterizzata da uno stile decisamente moderno e funzionale e dall’uso prevalente e volutamente tecnologico di cemento faccia vista, vetro cemento e profilati metallici di tipo industriale. Il complesso si compone di due edifici dalla volumetria compatta e dal linguaggio omogeneo, rispettivamente la casa di guardia ed il centro servizi a monte e la torre di presa a valle, raccordati tramite una passerella a sbalzo dal tono volutamente industriale, costituita da 16 campate di travi e con pavimento e parapetto in pannelli. La casa di guardia presenta un impianto rigorosamente geometrico ed assiale, laddove la pianta complessiva di un trapezio è ottenuta tramite la giustapposizione di due diversi moduli: un trapezio con iscritto un cerchio a monte (la casa di guardia) ed un triangolo il cui vertice è tagliato per raccordarsi al corpo della passerella, adibito a semplice muro perimetrale al piano terra. Tali nuclei sono collegati al primo livello tramite un piano interamente vetrato a pianta trapezoidale, di fatto la centrale di controllo dell’intero impianto, ammorsato a monte allo sperone cilindrico del corpo della casa di guardia. I due piani superiori (secondo e terzo) sono ricavati nel nucleo cilindrico della torre (in cemento, vetro e vetrocemento) e presentano ambedue una pianta circolare e simmetrica, sul cui asse sono distribuiti rispettivamente il vano scale (a monte) e la sala panoramica finestrata (verso la diga).

L’ingresso alla diga è segnalato, sul versante sud-est, ma non è accessibile a visitatori.

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